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Libro a leporello stampato e imbastito a mano in Italia. Nulla di più adeguato a una sequenza fotografica di 15 foglie del Dyospiros kaki veniente a noi dal Sol Levante che ricorrere alla forma più celebrata della poesia giapponese, cioè al classico Haiku: 17 sillabe in tutto, contro le 31 del Waka già tentato da G. D'Annunzio in "Outa occidentale" (1885). Lievi come il vento dell'autunno che insanguina e rapina le foglie, i 15 haiku italiani di Luigi Cerantola che trascorse un decennio a Tokyo componendo in tutti i metri della poesia occidentale ed orientale, ma vigorosamente forgiandoli nella più ardita odiernità, siano ornamento a un leporello che altrettanto le forme antichissime richiama del libro nell'Estremo Oriente.